Si chiama Daan Roosegaarde l’artista e designer tedesco che, a Nuenen, nei Paesi Bassi, ha realizzato una pista ciclabile non soltanto affascinante, ma anche innovativa dal punto di vista tecnologico. Servendosi di led a energia solare e di sassi fluorescenti che si illuminano al buio, la pista permette ai ciclisti di seguire pure di sera il percorso, ora adornato con onde di stelle ed effetti di luce avvincenti e coinvolgenti. Si tratta di un’iniziativa attraverso la quale il design lab ha cercato di mettere in relazione le persone con lo spazio pubblico e con l’arte. Pare, infatti, che ad aver ispirato l’artista sia stato il pittore olandese Vincent Van Gogh, che proprio a Nuenen trascorse due anni della sua vita, 1883-1885, realizzando il più importante dipinto del periodo olandese, I mangiatori di patate. In tal caso, però, il quadro di riferimento è la Notte Stellata, cosa deducibile dalla riproduzione dei movimenti luminosi che rimandano alle pennellate, irregolari, nervose, rapide, del pittore olandese.
Alla luce di questa ingegnosa idea, si potrebbe pensare di realizzare qualcosa di simile nella Villa Comunale di Napoli, tentando così la riqualificazione e il rilancio di quella che Alexander Dumas, ne Il Corricolo, definiva «la più bella e soprattutto la più aristocratica passeggiata del mondo». Lo storico giardino napoletano, che si estende per circa un chilometro tra piazza della Vittoria e piazza della Repubblica, al di là delle fontane, delle sculture neoclassiche e dei monumenti architettonici, tra cui si ricorda la Cassa armonica di Errico Alvino, possiede attualmente un pavimento in tufo giallo che, disastrato, con le intemperie genera fango. Sarebbe, dunque, davvero interessante creare qualcosa di suggestivo, che possa non soltanto implicare la manutenzione del pavimento stesso, ma anche migliorare l’attrattiva che la villa è in grado di suscitare sulle persone, napoletane e non.