Giuseppe Mango, un uomo, un cantante, una voce che ha fatto innamorare moltissimi italiani, l’artista umile che un attimo prima di abbandonare per sempre la vita terrena, si è scusato col pubblico, come se morire fosse un reato, una colpa per cui chiedere perdono.
Oggi tutti piangono e rimuginano sulla scomparsa di Mango, se ne parla per strada, al bar, un po’ ovunque, ma molto più frequentemente in TV dove non sempre le parole corrispondono alla realtà e ancor più spesso offendono con sottigliezza chi ascolta.
“Mango, l’uomo che non si vergognava di essere lucano”, queste le parole dell’inviata di Pomeriggio Cinque, parole raccapriccianti che fanno riflettere e sorgere domande. Perché Mango si sarebbe dovuto vergognare delle proprie origini? Perché viene etichettato umile un uomo che ha semplicemente continuato ad amare la sua terra?
Mango, l’artista che oggi tutti ricordano, è stato un uomo che ha fatto apprezzare la sua semplicità, il suo talento e le sue doti, senza mai far rumore ma facendo solo buona musica, ha cantato l’amore, la passione i pensieri con una delicatezza da fare invidia e sono queste le cose che andrebbero sottolineate e non il fatto che non si sia vergognato delle sue origini meridionali, come se appartenere al Sud fosse una colpa, un marchio da evitare.
Ancora una volta, negli studi di Pomeriggio Cinque si consuma un servizio carico di idiozia e privo di buon senso. L’errore ci può stare, può capitare di pronunciare frasi senza pensare alle conseguenze ( anche se in TV bisognerebbe fare molta attenzione), ma la domanda è un’altra: perché la Signora Barbara d’Urso, quando ha ripreso la parola non ha cercato di correggere la gaffe della sua inviata? La d’Urso è o non è la “napoletana per eccellenza” che vuole far credere a tutti? Sarebbe bastato veramente poco per rimediare, ma per Barbara d’Urso è stato molto più semplice aggiungere: “Si è vero confermo, conoscevo bene Pino e corrisponde esattamente”.
Espressioni di questo genere si fanno notare e non per polemica, ma per buon senso, perché è impensabile accettare dichiarazioni simili, che evidentemente si discostano anche dal razzismo, rigirandosi semplicemente nella mancata abitudine di pensare fino in fondo prima di parlare.