Non c’è mai fine al peggio. Questo è quello che viene da pensare quando su un quotidiano locale appare un titolo come quello pubblicato da La Nuova Periferia, in merito alla situazione delle strade di Chivasso, lasciate sporche dopo il mercato.
“Peggio di Napoli: centro invaso dall’immondizia”. Napoli, un termine di paragone, un’accezione negativa che disegna i contorni di una condizione notevolmente degradante, il nome di una città che sembra essere costantemente estrapolata dall’Italia e collocata nei più poveri paesi che vivono in modi ancora antiquati e con pessime condizioni igieniche.
Questo è il valore che viene dato alla città di Napoli, da una buona parte degli abitanti del Nord, e questa volta la dimostrazione, non arriva semplicemente da stupidi cori da stadio, o inutili prese in giro tra i ragazzi, questa volta la gravità delle parole è più ampia perchè scritta e stampata su un quotidiano, non un semplice foglio di carta volante, ma un giornale che sotto gli occhi di tutti ha offeso ingiustamente una città disprezzandola, nel vano tentativo forse, di distogliere l’attenzione dai problemi della propria città.
L’errore, l’ingenuità, la distrazione, sono tante le cose che possono giustificare un termine sbagliato in un articolo, ma in questo caso specifico nulla è giustificabile. Qui si tratta di un titolo da prima pagina, un titolo che prima di essere mandato in stampa sarà stato riveduto e corretto più volte senza mai eliminare la volgarità con cui quelle parole hanno offeso una città e i suoi abitanti.
Razzismo su carta stampata, questo è quello che appare sul quotidiano di Chivasso, che prima di colpevolizzare le mancanze della propria città, pensa bene di offendere a titolo gratuito e meschino Napoli.