Siamo ormai alle soglie del Natale e facendo una piccola indagine sui desideri dei bambini possiamo notare come, nei loro sogni, esistano ormai solo prodotti tecnologici: pc, tablet, play station, smartphone. Bambini che già a 6-7 anni si ritrovano schiavi di un televisore o di un telefonino, di giochi industriali che ammazzano la loro creatività ma soprattutto il senso di socializzazione.
Un tempo bastava davvero poco per divertirsi, per sconfiggere la noia. Bisognava semplicemente scendere in strada, trovare i propri compagni di gioco, e da lì via con la fantasia… quanti giochi, quanti sorrisi, quante ginocchia sbucciate, quanti pantaloni strappati. Ma era così bello, era tutto così straordinariamente reale.
Quest’oggi vogliamo fare un passo indietro nel tempo, a quegli anni ’80 e ’90 che hanno caratterizzato la nostra gioventù e ricordarci di tutti quei meravigliosi giochi che riempivano le nostre giornate, i nostri pomeriggi.
Il gioco più amato resta sicuramente il “nascondino”. Quante risate, quante corse per gridare quel “libero” che ci avrebbe poi salvati dalla conta, così odiata da tutti.
E vi ricordate “La strega dei mille colori”? La strega di turno nominava un colore e bisognava scappare e toccare il colore prescelto prima di essere “acchiappati” dalla strega.
Poi c’era l’indimenticabile “campana”. Bisognava tracciare per terra 10 caselle e numerarle, lanciare un sassolino e saltellare nell’apposito quadrato con un solo piede, senza mai toccare le altre caselle, fino ad arrivare al numero 10, ovviamente. Non era affato facile mantenere l’equilibrio!
E come scordare la trottola? Così affascinante vederla girare velocemente! Scopo del gioco era proprio quello di farla girare più a lungo possibile! Chi perdeva, era costretto a pagare pegno. Pegni che il più delle volte davano libero sfogo alla fantasia dei ragazzini!
Le figurine! Ritrovarsi e scambiare le figurine è stato sicuramente uno dei passatempi preferiti dei bambini. Che soddisfazione quando si finiva il proprio album prima degli altri!
E poi i giri in bicicletta, sullo skateboard, le partite a pallone, a pallavolo, a “schiaccia 7”, le barbie, i pattini, le biglie, le bocce, le costruzioni “Lego” che aiutavano a sviluppare la creatività di tutti i bambini, e gli indimenticabili giochi di società!
Quanta nostalgia per quegli anni, quanta tristezza nel sapere che i bambini di adesso non conoscono e forse non conosceranno mai tutto questo e resteranno chiusi nelle loro camerette con un joypad in mano o un telefono cellulare.