Più di cento anni fa un autore napoletano, Giovanni Capurro scrisse i versi della canzone più famosa al mondo, ” ‘O sole mio“ e li consegnò al musicista Eduardo di Capua, che li musicò. Era il 1898 quando Di Capua, trovandosi col padre violinista lontanissimo dalla sua amata città, scrisse la canzone ad Odessa, in Ucraina.
Essa fu presentata, subito dopo, ad un concorso canoro di Piedigrotta, piazzandosi al secondo posto e raggiungendo una fama internazionale. D’allora ‘O sole mio divenne patrimonio mondiale, è stata interpretata da tutti ed è il simbolo di napoletanità ed italianità nel mondo. Ma la versione più famosa è sicuramente quella di Enrico Caruso che portò la canzone napoletana oltreoceano.
Ieri, Gianni Morandi, uno dei pilastri della musica italiana ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una sua cover del notissimo pezzo napoletano, accompagnandosi solo con la chitarra. Di commento al video ha raccontato la storia di ‘‘O sole mio e la sua esperienza personale riguardo ad essa. “Da ragazzo, – racconta Morandi – quando mi avvicinavo alla musica, non mi piaceva troppo, forse non la capivo. Poi con il passare degli anni e con più esperienza, mi sono reso conto della potenza di quella melodia e di quelle parole“.
Inoltre spiega di quando questa canzone lo “salvò” durante un suo concerto a Tokyo. Riuscì a coinvolgere il freddo pubblico giapponese interpretando proprio ‘O sole mio, dopo aver proposto tutto il suo repertorio. Su quelle note partì lo scrosciante applauso, inevitabile a quel punto e “trasformando decisamente la serata in un successo“.
‘O sole mio, conosciuta e cantata da chiunque in ogni angolo del mondo, divenuta simbolo di convivialità e di festa riesce a mettere sempre d’accordo tutti ed in questo caso a “salvare”, un artista del calibro di Gianni Morandi, da una situazione imbarazzante, come il flop di un concerto.