Dopo l’esplosione della famigerata questione dei terreni inquinati in Campania, numerose volte ci siamo trovati a difendere l’agricoltura delle nostre terre perché, a dispetto di quanto si possa pensare, la Campania non ha solo veleno e tossicità da offrire, ma anche qualità, freschezza e genuinità.
A dimostrazione di ciò, la storia di una delle aziende biologiche più in salute dell’agro casertano “Amico Bio” che, da più di quattro anni, continua a rifornire senza sosta ristoranti, supermercati e store biologici di Londra. Non solo Inghilterra, perché secondo quanto raccontato dai gestori dell’azienda (e dell’omonimo ristorante biodinamico inglese), ogni lunedì quintali di verdure fresche e controllate vengono puntualmente spedite in tutta Europa tra cui Germania, Francia, Olanda.
Amico Bio sembra essere la dimostrazione vivente che le nostre terre possono godere di una seconda possibilità ma soprattutto sembra essere la risposta più autentica a chi vuole a tutti i costi ammazzare l’agricoltura campana tacciandola come pericolosa, dubbia e dannosa.
Notizie simili dovrebbero essere diffuse ogni giorno perché, è proprio da qui che la nostra economia può tornare a fiorire, da aziende come questa che, nonostante tutto, continua a rappresentare un punto di eccellenza agricola in una regione in cui l’agricoltura sembrava essere spacciata e data per morta!
Non solo Europa, perché “Amico Bio” spopola anche in Italia rifornendo ristoranti di un certo spessore come “Un sorriso integrale” a Napoli, in piazza Bellini e il ristorante “La Colombaia” di Santa Maria Capua Vetere.
Un vero e proprio esempio di qualità italiana in giro per l’Europa che, da oltre 20 anni, s’impegna per lo sviluppo e la crescita di quella che furono le campagne più fertili d’Italia divenute oggi, non sempre a ragione, simbolo di tossicità e pericolo!