Una ripresa choc girata da un telefonino e pubblicata in diretta su Facebook, è quanto mostra il video reso noto da Il Mattino.
Si intravede una strada illuminata appena e si sente tutta la disperazione urlata dalla moglie del paziente che doveva essere soccorso ed invece è morto a causa del ritardo nei soccorsi. La donna chiede aiuto bussando ai portoni e scongiurando i proprietari delle auto lasciate in doppia fila di spostarle in modo da far passare l’ambulanza del 118.
Sono attimi di panico quelli ripresi dal cellulare di un testimone affacciato alla finestra della sua abitazione. In seguito la scoperta della morte dell’uomo, di cinquant’anni, vinto da un infarto. Subito sono partiti i commenti di chi ha assistito alla tragedia e di chi l’ha vista tramite il social network. Alcuni raccontano esperienze personali simili, altri condannano quelle persone incivili e prepotenti che lasciano la macchina ovunque senza pensare alle conseguenze. Probabilmente l’uomo sarebbe morto comunque d’infarto, ma sta di fatto che i soccorsi sono arrivati con nove minuti di ritardo. L’ambulanza, al momento della chiamata al 118, si trovava proprio nelle vicinanze dell’accaduto e senza le vetture in doppia fila ci avrebbe impiegato un paio di minuti. Il mezzo del 118, ha avvertito immediatamente la centrale della Polizia municipale di Napoli per liberare la strada dalle auto e cercarne i proprietari, insieme ad una decina di residenti della zona e alla moglie della vittima. Ma è stato tutto inutile, in quanto il cuore dell’uomo non ce l’ha fatta a resistere.
Purtroppo questo episodio non è nuovo alle cronache e soprattutto apre il dibattito sulla sosta vietata nel centro storico. Troppo spesso accade che i soccorsi vengano ritardati a causa degli ostacoli davanti ai quali si trovano le ambulanze. Al di là della discrezione e del buon senso degli automobilisti, da tempo ormai, i cittadini chiedono più controlli e più carri attrezzi per combattere la piaga della sosta selvaggia in città.