Niente più esenzione del bollo per le moto e le auto d’epoca, aventi un’età compresa tra i 20 ed i 30 anni, come stabilito dalla Legge di Stabilità 2015, approvata dal parlamento.
In base a questa nuova normativa, sono considerati dunque veicoli ‘storici’ quelli che hanno più di trent’anni di età e le agevolazioni sulle tariffe o le esenzioni non valgono per le macchine che hanno superato il ventennio in circolazione, anche se iscritte ad associazioni e club. Così il Governo vuole colpire coloro che si aggirano per i centri urbani e paesi con vecchie vetture, altamente inquinanti. Da tempo l’ACI aveva avviato una campagna per ottenere una normativa favorevole per gli appassionati di auto storiche, ma il Governo ha deciso di non effettuare alcuna distinzione e così il nuovo anno si apre all’insegna di un nuova tassa per gli italiani.
La misura dovrebbe apportare circa 70 milioni di entrate per lo Stato, una cifra che però avrà conseguenze negative per l’ambito motoristico storico. Poiché saranno pochi i collezionisti appassionati che terranno le proprie auto d’epoca e molte rischieranno di essere vendute all’estero, come alcune diverse icone degli anni ‘80 e ‘90: la Lancia Delta Integrale, le Ferrari Testarossa, le Ferrari 348 e 355 e le Porsche 964 e 993.
La riduzione delle tasse previste finora per i possessori dei veicoli d’epoca e la loro spesa irrisoria, serviva a mantenere attiva la storia italiana delle automobili, dei motori e dell’ingegneria. Con questa nuova legge tutto questo purtroppo potrebbe perdersi e questo patrimonio, senza più agevolazioni e sconti da parte del Governo, sarà svanito nel giro di qualche anno, facendo finire le nostre vetture all’estero, in qualche discarica o peggio alla rottamazione.
Sarà un’entrata in più e si inquinerà meno, dice il Governo, ma tutto questo e moltissimo altro andrà perduto, per cosa? Per un capriccio del Governo che vuole ancora soldi nelle proprie tasche. Ma per voi è giusto procedere in questo modo?