Sono 130mila i minori che vivono in Campania in condizioni di povertà assoluta. È uno dei dati che emergono da «L’Italia SottoSopra», il quarto atlante dell’Italia a rischio presentato oggi a Roma da Save the Children. A riportarlo è IlMattino.it
Allarmante il quadro della realtà campana tratteggiato dal rapporto. 260.000 i minori che vivono in comuni in default o sull’orlo del fallimento. Una condizione di svantaggio che sempre più spesso – sottolinea il dossier – va di pari passo con una notevole contrazione o inadeguatezza dei servizi socio-educativi e socio-sanitari: per esempio in Campania, pur non essendo diminuita, resta tuttavia una delle più basse d’Italia la percentuale di bambini presi in carico dagli asili pubblici, pari al 2,8%; e una contrazione riguarda anche il numero di consultori, ridottisi di 20 unità. Il 27,7% di ragazzini di 8/9 anni è in sovrappeso – dato più alto a livello nazionale – e uno su cinque è in condizioni di obesità: il cibo buono costa e il 76,8% di famiglie con bambini in Campania ha ridotto la qualità/quantità per almeno un bene alimentare.
Ancora maggiore la riduzione dei consumi non alimentari: -151 euro in meno al mese. Tra il 2011 e il 2012 in Campania la spesa media non alimentare mensile dei nuclei con bambini si è ridotta di oltre 150 euro. Per quanto riguarda la spesa alimentare, il 66% di famiglie con figli in Italia – ovvero ben 4 milioni 400 mila nuclei familiari con prole – ha ridotto la qualità/quantità della spesa per almeno un genere alimentare. In Campania la riduzione ha riguardato un numero ancora più consistente di nuclei con figli: il 76,8% di essi.
Dal 2007 al 2012 i minori in povertà assoluta in Italia sono più che raddoppiati, passando da meno di 500 mila a più di un milione. Solo nel 2012 il loro numero è cresciuto del 30% rispetto all’anno precedente, con un vero e proprio boom al Nord (+ 166 mila minori, per un incremento del 43% rispetto al 2011) e al Centro (+41%) e un aumento relativamente più «contenuto» (+20%) al Sud, colpito intensamente dalla povertà negli anni scorsi. In particolare in Campania sono 130.000 i minori in condizioni di povertà assoluta, l’11,7% della popolazione minorile rispetto ad una media nazionale del 10,3%.
La scuola fa più fatica ad attrarre e trattenere gli studenti più disagiati, impedendone la dispersione e favorendone il rafforzamento delle competenze. In Campania è del 22% la quota di ragazzi che interrompono prematuramente gli studi.