Al Pascale il 35% dei malati di tumore proviene dalla Terra dei Fuochi
Dic 12, 2013 - Salvatore Russo
Circa 175 pazienti su 500 malati di tumore al polmone provengono dalla Terra dei Fuochi. E’ questa la notizia inquietante diffusa dall’istituto Pascale di Napoli che presenterà questi e altri numeri a dir poco sconcertanti quest’oggi. La triste news, riportata dal Corriere.it, dimostra ancora una volta quanto il binomio Terra dei Fuochi-Tumore, sia incredibilmente indissolubile.
Altro che stile di vita, il Pascale presentando i dati dimostrerà quanto il problema dello sversamento dei rifiuti tossici in Campania stia ammazzando la gente della nostra amata terra. L’istituto diffonde che circa il 35% dei pazienti operati di tuomore (su un campione di 500) proviene dai terreni contaminati dai rifiuti tossici. E per anni si è taciuto sul problema mentre degli esseri umani morivano ammazzati dalla camorra tra l’omertà di chi aveva il dovere di intervenire o quantomeno di parlare e diffondere la brutalità che si stavano compiendo.
C’è, però, anche una buona notizia in questo mare di brutte nuove. Aumenta, infatti, il numero dei sopravvissuti dopo 5 anni di trattamento. Il Pascale si dimostra all’avanguardia nelle diagnosi e cure dei tumori al polomone. A testimoniarlo è Gaetano Rocco, dirigente del Dipartimento Toraco-Polmonare dell’Irccs di Napoli: «Non cercate cure al nord Italia o all’estero».Poche parole ma di grande efficacia. Il Pascale è considerato tra i migliori in Italia per la cura del tumore, in particolar modo quello al polmone.