Non c’è limite all’indecenza! Barelle nelle corsie, lettini improvvisati sui pianerottoli, effetti personali appesi alle aste delle flebo. Tutto questo succede all’Ospedale Cardarelli di Napoli. Luca Abete, inviato di Striscia la Notizia, si è recato sul posto per documentare la situazione, allertato dai familiari dei degenti.
Malati anche terminali, posti per giorni e giorni su barelle, dislocate o incastrate alla meglio, nelle corsie, sotto estintori e davanti alle porte di accesso ai reparti e c’è chi le lenzuola e i cuscini se li porta da casa perché mancano. Un uomo testimonia la condizione: “Sono tutti mischiati, – racconta – ognuno di loro ha una patologia e se mio padre in questo modo si prende qualche altra cosa?“.
Ma questa non sembra essere la cosa più preoccupante, in quanto, risulta che non ci sia più posto nemmeno nei corridoi, infatti, molte barelle sono sistemate nei pianerottoli di accesso ai reparti, sotto finestroni e nei pressi degli ascensori. Una condizione vergognosa e disumana! Non è possibile che si facciano tagli alla sanità, in questo modo, visto che a farne le spese sono sempre e solo i cittadini, dove in alcuni casi si tratta di persone a cui è negato un posto decente in cui trascorrere gli ultimi giorni della propria vita, peggio dei condannati a morte. Un problema grave e che purtroppo non appartiene solo al Cardarelli e non solo alla città di Napoli, come testimoniano degli utenti di Facebook e altri servizi condotti dallo stesso programma di Canale 5 in altri ospedali della penisola. D’altro canto è sbagliato anche prendersela con i medici e gli infermieri, come è già successo, che molte volte hanno subito delle aggressioni da parte dei familiari, le mancanze vengono dalla Regione e da chi dirige le aziende ospedaliere.