Giuseppe Tornatore, uno tra i più celebri registi italiani, in visita a Napoli per presentare il suo nuovo libro dal titolo “Io lo chiamo cinematografo. Giuseppe Tornatore racconta Francesco Rosi”, all’Università Suor Orsola Benincasa, si lascia andare a diverse dichiarazioni in merito alla città partenopea.
Intervistato dai microfoni di repubblica.it, Tornatore dichiara apertamente il suo indissolubile legame con la città di Napoli a cui dedica tutto il suo successo. La stima, la passione e la dedizione con cui il regista si rivolge parlando della città, lascia intravedere tutto l’amore che spesso solo un napoletano può provare.
“Senza Napoli forse non avrei fatto il mio primo film e nemmeno tutti gli altri. Tradisco volentieri Palermo con questa città e magari un giorno tornerò a girarci. Io sono molto legato a Napoli”. Una dichiarazione dovuta alla gratitudine per il suo successo, ma soprattutto allo sguardo profondo che ha saputo rivolgere verso la città, allontanando quei racconti che troppo spesso dipingono una realtà diversa da quella che poi effettivamente si vive a Napoli.
Stima e amore, il mix perfetto che Giuseppe Tornatore dedica alla città, poi un pensiero per due grandi artisti che faranno parte per sempre della storia di Napoli, Massimo Troisi e Pino Daniele, per lui due amici: “Le cose che hanno fatto, sono a portata di mano, questo genere di persone non muoiono mai”.
Si dice che napoletani e siciliani, siano simili e legati da un’indescrivibile complicità, e Giuseppe Tornatore con le sue parole per la città partenopea e nel ricordo di Francesco Rosi, il regista napoletano, venuto a mancare il 10 Gennaio 2015, ha confermato questo legame tanto forte.
Questo il video dell’intervista di repubblica.it