C’è anche la Campania nella top ten della classifica dei Luoghi del Cuore, il censimento nazionale che ogni anno il Fondo ambiente italiano (FAI) promuove in collaborazione con Intesa San Paolo. Non un semplice elenco dei siti italiani “da non dimenticare”, ma una mappa dei tesori storici o naturalistici, che spesso versano in stato d’abbandono, in attesa di riscoperta e progetti per valorizzarli.
Per la settima edizione, sono stati segnalati oltre 20 mila “luoghi del cuore”, votati da più di un milione e seicento persone. L’iniziativa ha fatto partire interventi di recupero in 45 luoghi (in Campania, si ricordano quelli approvati per la Chiesa di San Salvatore de Birecto ad Atrani ed il Museo di Totò nel Rione Sanità di Napoli).
Ben sei luoghi del Cuore scelti tra quelli del Sud Italia, di cui due in Campania. Al quinto posto si è classificata la Chiesa di Sant’Agnello a Maddaloni (Caserta), che ha raccolto 37.766. Segnalata per degrado, oggi la chiesa, che si trascina ancora i danni del terremoto del 1980, è oggetto di un’attività di ripristino e promozione. Al sesto posto, invece, il Convento Francescano di San Gennaro Vesuviano (Napoli), con 31mila voti, dove i cittadini si sono impegnati molto per accelerare e portare il monumento tra i primi posti della classifica.
Fuori classifica ci sono anche la Chiesa Santa Maria della Pomice a Ravello ed i luoghi di Donizetti sul Monte Somma, con il sentiero alle sue falde, dove il grande compositore era solito passeggiare e comporre le sue opere sotto un secolare ulivo, al 34 esimo posto, entrambe con oltre 10 mila preferenze. Potranno comunque essere oggetto di restauro e ripristino poiché hanno ricevuto più di mille voti.