Presentato stamane presso le ex scuderie reali di Villa Favorita di corso Resina a Ercolano il bando (pubblicato già lo scorso 29 dicembre) per l’assegnazione del parco superiore di Villa Favorita, una dimora settecentesca abbandonata all’incuria da anni. In attesa dell’avvio del caffè letterario proprio presso il complesso delle ex scuderie borboniche (Ottocento Napoletano è la società che si è aggiudicata l’appalto per la ristorazione e gli eventi culturali da svolgere nel complesso che dovrebbero cominciare entro venti giorni), oggi il sindaco Strazzullo con rappresentati del Demanio e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, hanno presentato il progetto di valorizzazione il cui bando scade il prossimo 30 marzo.
Se le ex scuderie furono donate al Comune che ora percepirà un fitto di 14.000 euro annuale dalla società che si è aggiudicata l’appalto, Villa Favorita resta del demanio e rientra nel progetto Valore Paese – Dimore il cui fine è quello di valorizzare, con l’intervento del privato i complessi inseriti nel progetto, e in particolare Dimore del progetto generale Valore Paese, si occupa degli immobili di grande pregio storico-artistico.
L’idea guida che portò prima le ex scuderie al Comune fu il federalismo demaniale, ossia la devoluzione a carattere territoriale di beni demaniali come hanno spiegato Roberto Reggi, direttore del Demanio, e Alessandro Cattaneo, presidente di Patrimonio Comune, fondazione dell’ANCI, intervenuti alla presentazione. «Dare i beni agli enti locali perché possono gestirli e valorizzarli meglio del governo centrale, come fatto nel caso delle scuderie reali, è l’idea cardine del federalismo demaniale», ha affermato Reggi, creando nel caso di Villa Favorita quel «meccanismo virtuoso pubblico-privato che porterà, sia chiaro, ad una valorizzazione e non ad una privatizzazione». Il complesso Villa Favorita è composto dal parco superiore presso Corso Resina, quello da affidare, le ex scuderie ora comunali con l’assegnazione per il caffè letterario per sei anni, e il parco inferiore sul mare in via D’Annunzio, ora gestito dall’ente Ville Vesuviane, che alla fine di tutta l’operazione sarà ceduta dal demanio al Comune. Proprio per valorizzare e non privatizzare, uno dei due palazzi costituenti il parco superiore, Palazzo Bianchi, dovrà essere adibito a museo aperto al pubblico, mentre il Palazzo Fuga ospiterà un hotel.
Il bando prevede l’assegnazione del bene da un minimo di sei al massimo di cinquant’anni. «Auspico che ci sia sana competitività tra i Comuni per partecipare ai progetti di valorizzazione degli immobili» ha affermato Cattaneo di Patrimonio Comune, il soggetto che accompagna i Comuni nel loro sviluppo in progetti del genere. Anche in questo intervento è stato sottolineato che il privato, pur dovendosi garantire una vantaggio economico, deve comunque valorizzare il bene nell’interesse pubblico e dello sviluppo territoriale. «L’interazione con i privati – ha proseguito Cattaneo – deve essere a garanzia di tutti e della trasparenza». La Regione Campania è stata rappresentata dalla presenza dell’Assessore ai Beni Culturali e al Turismo Pasquale Sommesse in sostituzione del presidente Caldoro mentre quella del Mibac con la presenza di Antonia Pasqua Recchia, segretario generale.