Lo stop televisivo che ha fatto da intervallo tra l’edizione di Made in Sud appena iniziata e quella precedente, ha fatto notare pesantemente la mancanza delle perle di saggezza dell’amatissimo smemorato della TV, Tonino Cardamone interpretato dal grande Paolo Caiazzo.
Anche Tonino Cardamone è stato colpito dal fenomeno “Cinquanta sfumature di grigio”, che nelle sale ha ottenuto un enorme successo per il pubblico femminile. Una storia che racconta un amore diverso, visto da un’altra prospettiva e da altri modi di concepire l’amore.
Cinquanta sfumature di grigio rappresenta un amore violento e passionale, e una condizione della donna non libera, ma schiava di sentimenti e fantasie sessuali del proprio partner che domina ogni cosa. Tonino Cardamone fa difficoltà a capire come una donna, nel giorno dell‘8 Marzo, dopo essere scesa a manifestare per la sua libertà e i suoi diritti, possa chiudersi al cinema per appassionarsi alla storia di una sottomessa schiavizzata ai desideri del partner, per Cardamone tutto ciò non ha senso, esattamente come non ha senso il fatto che un ex politico indagato per mafia, percepisca un vitalizio, e così inizia a fare alcuni paragoni.
“E’ come se un’ex Presidente del Consiglio fosse indagato per frode fiscale, o come chiedere a Schettino una lezione all’università per la gestione del panico, oppure affidare ad un allenatore indagato per illeciti sportivi la nazionale italiana. Ah è successo tutto? E allora non ho più esempi”
Simpatico e diretto come sempre, Tonino Cardamone, parte da Cinquanta sfumature di grigio, per arrivare alle troppe cose che in Italia fanno strabuzzare gli occhi perchè non vanno come dovrebbero e non hanno alcun senso logico, e così anche nella seconda puntata di Made in Sud, Paolo Caiazzo non ha peli sulla lingua e dando voce al simpatico smemorato esprime ancora una volta il pensiero di molti italiani.
Ecco il video dell’esibizione