Concluse le indagini sulla morte di Ciro Esposito: ancora sconosciuti i quattro complici

Dopo quasi un anno, precisamente 11 mesi, le indagini in merito alla morte del tifoso napoletano Ciro Esposito, sono terminate e sono state archiviate. Nonostante il lungo lasso di tempo a disposizione, la Procura di Roma non è riuscita ad identificare precisamente le quattro persone, complici del cosiddetto Gastone. 

Ecco parte delle significative ed esplicative dichiarazioni rilasciate da Alessandro Catapano, giornalista della Gazzetta dello Sport“La posizione di quei quattro è «momentaneamente accantonata», spiegano dalla Procura, perché gli elementi raccolti sono insufficienti. Bastano, invece, quelli riscontrati a carico di De Santis perché «Gastone», ancora detenuto nell’infermeria di Regina Coeli, risulti indagato per omicidio volontario, porto abusivo d’arma da fuoco, rissa aggravata, lesioni e lancio di materiale pirotecnico. Mentre a Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito, i compagni di Ciro feriti dagli spari, la Procura contesta la rissa aggravata e le lesioni, che sarebbero state in- ferte (anche con un’arma da taglio) a De Santis. Sono gli unici tre indagati per cui i pm nel giro di un paio di settimane chiederanno il rinvio a giudizio. Sulla chiusura delle indagini l’avvocato Tommaso Politi, difensore di «Gastone», che ha ammesso di aver sparato, afferma che «era quello che ci aspettavamo, ma è importante che sia stato riconosciuto che De Santis è stato oggetto, a sua volta, di una aggressione brutale. ” 

Conclude dicendo che: “Faremo chiarezza al processo, ma va messo in risalto come la Procura abbia riconosciuto che è stato raggiunto da alcune coltellate». Il Gup dovrà cominciare a chiarire quando sono arrivate. E questo, probabilmente, sarà lo snodo principale del processo”.