Scampia. La scuola prima in Italia per numero di studenti impiegati dopo il diploma


Scampia stupisce sempre, Scampia è il simbolo della lotta costante fra giustizia e sopruso, le famigerate “Vele” sono teatro di grandi storie di persone coraggiose schiacciate da vigliaccherie e soprusi. Ma il quartiere, divenuto suo malgrado simbolo della Napoli sbagliata, si impone sempre di più nella cronaca come simbolo di rinascita, di speranza e di vittoria del bene sul male.

Vele

La Scampia che urla il suo bisogno di vivere ottiene un’altra vittoria grazie agli studenti dell’ Istituto tecnico “Galileo Ferraris”, in via Labiola, e ai loro meriti e traguardi. In un’Italia che da Nord a Sud soffre per la disoccupazione, gli alunni dell’Itis sono fra i pochi ragazzi dello Stato che riescono a inserirsi senza problemi nel mondo del lavoro al punto da vantere quasi un record nazionale per facilità di occupazione.

“Funziona così da un po’ di anni. Aziende e multinazionali sono attentissime ai nostri ragazzi, ci seguono, li formano con noi, vengono qui a fare colloqui, non dicono quasi mai di no a una proposta, a un’idea, a un progetto innovativo. Spesso li assumono a pochi mesi dal diploma – ecco quanto dichiara soddisfatto il preside dell’Istituto, Alfredo Fiore, in un’intervista a Repubblica – …nell’ultimo anno sei studenti sono passati dalla Maturità al contratto regolare in 60 giorni? E in particolare, quattro della terza “D” ora lavorano tutti insieme in Magnaghi? Tutto sulle loro gambe, e col nostro entusiasmo”.

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Piaggio, Fiat Agricola, Tecnam, Telecom, Enel, Microsoft, sono questi i nomi che spiccano fra le aziende che scelgono di investire da anni sugli studenti di Scampia e chi, fra di loro, non vuole subito un’occupazione, accede facilmente alle facoltà di Ingegneria ed Informatica costruendosi un meritato futuro. Perchè questi giovani così puniti dalla cronaca generalista riescono ad attirare l’attenzione di un così vasto numero di imprese? Ivan Jacobucci, della sede Adecco di Napoli, ne da una valida giustificazione nelle dichiarazioni riportate nel libro “La ricreazione è finita” di Roger Abravanel e Luca D’Agnese:“Negli ultimi quattro anni ho selezionato 25 diplomati del Galileo Ferraris per i nostri clienti, aziende nazionali e multinazionali, e ho ricevuto feedback entusiastici su di loro. Questi giovani si distinguono non solo per la loro preparazione tecnica, che comunque è buona, ma anche per il loro carattere: affidabile, serio, umile, responsabile. Al punto che, se posso, scelgo sempre un diplomato di quell’istituto”. Il merito viene attribuito anche ai docenti che gli autori del libro definiscono:“la vera spina dorsale dell’istituto”.

Di chiunque sia il merito, studenti, docenti o fortuna, sta di fatto che, forse, i 1.560 ragazzi che attualmente frequentano l’Istituto cancelleranno coi loro successi i necrologi di una Scampia vittima, gonfiando e sospingendo quelle Vele che, da troppo tempo, sono ammainate per i lutti e le lacrime dei napoletani onesti.


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