Dopo i trentacinquemila visitatori in un solo giorno agli scavi di Pompei, domenica 3 maggio 2015, che hanno visto il sito archeologico segnare un record assoluto e senza precedenti per numero di persone che si sono recate a visitare gli scavi, il soprintendente Osanna lancia un SOS al ministro per i beni culturali, Dario Franceschini.
Un numero di visitatori così copioso non è sostenibile, sostiene Osanna, e tutti i torti non ce li ha. Avevamo già denunciato infatti, qualche giorno fa, gli atti di vandalismo avvenuti in quella giornata, ed una situazione insostenibile, tra chi banchettava e chi giocava lanciando palline di carta e alluminio, insieme ad una sorveglianza disorganizzata.
La richiesta del soprintendente adesso è chiara, serve un incremento della sorveglianza e ingressi a numero chiuso già da subito, in modo da non essere impreparati per la prossima domenica di maggio.
L’idea di Osanna è di bloccare il numero di ingressi a 15-20mila, oppure proporre visite con itinerari programmati ampi, in modo da evitare che un numero di persone così grosso, confluisca in una sola area degli scavi.