All’inaugurazione della mostra “Pompei e l’Europa“, Dario Franceschini ha rilasciato un’intervista ai giornalisti, nella quale ha parlato di beni culturali e turismo in Campania.
Oggi è una giornata importante se anche l’Istat conferma ciò che gli operatori dicevano da tempo. Il patrimonio culturale è un grande strumento di sviluppo del paese”. Franceschini pone l’attenzione anche su Portici ed Ercolano, sostenendo che la prima conferenza nazionale sul turismo si svolgerà al Museo di Pietrarsa e che insieme al candidato sindaco di Ercolano, Buonajuto, e la nuova guida della regione Campania farà un nuovo grande progetto per la città .
Ha poi parlato degli scavi di Pompei, “Per 10 anni si è scelto di tagliare anziché investire nella cultura – afferma il ministro, che ha continuato – “Sul sito di Pompei stiamo rispettando la tabella europea, l’Unesco lo conferma. Ci sono 23 cantieri attivi, 5 conclusi, 11 gare aggiudicate. Ma Pompei è un sito di 66 ettari e 22 ettari ancora da scavare. Sarà un cantiere permanente. Poi è vero, c’è un problema di infrastrutture, i turisti fanno la visita e vanno via. Lavoriamo sui fondi europei per riqualificare i servizi attorno ai grandi operatori culturali. La Campania e Napoli hanno potenziali enormi“.
Fatto sta che grazie alla legge di stabilità si sono effettuati nell’ultimo anno tagli ingenti proprio ai beni culturali, e Franceschini dovrebbe quantomeno essere a conoscenza del disastro che stiamo vivendo sotto questo punto di vista, dato che lui è il ministro.