Il trasporto pubblico locale è sicuramente uno dei talloni d’Achille della città di Napoli e dei comuni limitrofi. Autobus che transitano “ogni tanto”, mai puntuali, il più delle volte vandalizzati da scritte, cartacce lasciate in ogni angolo, sempre super affollati, gremiti di persone incivili, che si lamentano, le stesse che non hanno mai timbrato il titolo di viaggio valido per usufruire dei mezzi di trasporto (o che quasi probabilmente non l’hanno mai acquistato…). Un’autentica contraddizione. Assolutamente comprensibile l’esasperazione di chi, onestamente, ogni giorno usufruire del servizio, subendo ogni tipo di disservizio possibile ed immaginabile ma lamentarsi, senza cognizione di causa, non è affatto ragionevole.
E gli autisti che ruolo e che colpe hanno in tutto ciò? Proprio nessuna. I primi ad essere esasperati da tale situazione sono proprio loro, in quanto non solo spesso e volentieri sono sottopagati e non ricevono lo stipendio da mesi ma devono anche subire le offese ed ingiurie di chi sale e scende dagli autobus, senza ritegno, educazione e senso civico. Per questo motivo, oggi 23 giugno e domani 24 giugno, ci saranno le cosiddette “Giornate della dignità dell’autista ANM”, per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema: la colpa non può e non deve ricadere sull’autista, che svolge il proprio lavoro (eccetto coloro i quali davvero si prendono ogni libertà, senza un minimo di professionalità).
Di seguito riportiamo il comunicato in questione per intero:
“Oggi e domani i bus ANM circolano con drappi bianchi e vengono distribuiti volantini per far capire alla clientela del trasporto pubblico che non sono gli autisti gli artefici dello scempio che subiscono ogni giorno gli utenti. “Siamo solidali con gli autisti. Sul volantino di protesta – raccontano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della “Radiazza” – si legge l’esasperazione di coloro che guidano i mezzi in città e sono esasperati proprio come coloro che viaggiano. Il personale Anm chiede giustamente rispetto, di non essere aggredito, picchiato o insultato. Ricordano all’utenza che anche i loro familiari aspettano a lungo alle fermate visto che i disservizi colpiscono tutti indistintamente. Prendersela con loro significa avallare un’assurda “guerra dei poveri”.
E’ chiaro che c’è bisogno di nuovi bus, di mezzi ecologici più funzionali e meno inquinanti. Ci sarebbe bisogno anche di strade in condizioni migliori perchè chi lavora sui bus si “spezza la schiena” a causa delle buche. Questa volta il personale Anm si schiera con gli utenti e cerca di realizzare un fronte comune. Noi riteniamo che questa sia la strada giusta per ottenere un servizio migliore, nuovi mezzi in città e restituire dignità a chi lavora in questo settore”.
Ecco il volantino che verrà distribuito: