Video. TG1, servizio vergognoso su Napoli: è ancora fango sull’intera città

A Torino sono stati rapinati o hanno subito un furto in villa Del Piero, Motta, Vucinic, Massimo Mauro (due volte), Pogba, Nedved, Vidal, Elia. A Milano è capitato a Vieri, Brehme, Lucio, Icardi, Cerci, Robinho, Antonini, Seedorf. A Roma a Heinze, Balzaretti, Menez, Del Vecchio, Juan, Zarate, Panucci, Guilherme, De Rossi, Mexes; a quest’ultimo presero anche l’auto con il figlio dentro. Abbiamo tralasciato le altre città, come Genova e Firenze, e sicuramente abbiamo dimenticato qualche calciatore tra le vittime nelle città menzionate sopra.

Anche a Napoli, come è noto, non sono rari i casi di rapine o furti ai danni dei calciatori; l’ultima vittima è stata, infatti, Lorenzo Insigne, rapinato di soldi e oggetti di valore ieri sera al Vomero, mentre era con la famiglia. Il fatto è stato riportato anche dall’edizione odierna del TG1, a ora di pranzo, servizio che si è concluso in maniera a dir poco scandalosa: citando il restauro del murales di Maradona ad opera di Salvatore Iodice, Marco Bariletti, autore del servizio, conclude dicendo: “(Napoli) gli eredi di Maradona, oggi, li minaccia con la pistola”.

Una conclusione che estende la colpevolezza di un singolo soggetto a tutta la città, un modo di fare diffuso e duro a morire per la stampa italiana, abituata a puntare il fucile della diffamazione su un popolo intero dimenticando, invece, gli episodi analoghi accaduti in altre parti d’Italia, dove al contrario la responsabilità è della singola persona, non di una città intera. A Napoli deve essere diverso: per i giornalisti, che formano l’opinione pubblica e alimentano i pregiudizi dell’Italia intera, quando una persona sbaglia sono tutti i napoletani a sbagliare, la colpa di uno ricade inevitabilmente su tutti.

Come il peccato originale di Adamo ed Eva ha segnato tutta l’umanità, così delle rapine e dei furti ai calciatori partenopei è responsabile la comunità intera. Marco Bariletti e i suoi colleghi hanno detto mai la stessa cosa di Milano, Torino, Roma, Firenze, Genova o qualsiasi altra città? L’esperienza ci dà validi motivi per affermare che non se lo sognerebbero neppure. Al fango contro Napoli, al contrario, non c’è mai limite: alla sopportazione dei napoletani sì, ed è stato superato già da parecchio.

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