Napoli – Dopo 31 anni di latitanza è stato finalmente arrestato e imprigionato Pasquale Scotti, pericoloso camorrista e braccio destro di Raffaele Cutolo, fondatore della Nuova Camorra Organizzata. Pasquale Scotti è stato estradato dal Brasile e in portato in Italia a bordo di un aereo partito da Rio de Janeiro, scortato dagli uomini dell’Interpol e della squadra mobile di Napoli.
È stato, a quanto pare, un viaggio parecchio travagliato quello del camorrista, che è scoppiato a piangere come un bambino ripetendo “La mia vita è distrutta”. Chissà se ha mai pianto per le vite che egli ha stroncato, distrutto, rovinato. Giudicato colpevole di due omicidi, Pasquale Scotti deve scontare una pena di 30 anni di reclusione, nei quali sono compresi gli anni che ha già passato in galera in Brasile.
Pasquale Scotti scappò nel 1984 dall’ospedale di Caserta, dove si trovava in qualità di collaboratore di giustizia; alle autorità italiane, dunque, dovrà anche spiegare perché fuggì e se scelse di pentirsi soltanto per preparare la fuga. Una sua eventuale, nuova e sincera collaborazione potrebbe fornire particolari essenziali per ricostruire parecchi avvenimenti degli anni del “regno” di Raffaele Cutolo.