Sette rinvii a giudizio per il crollo della Galleria Umberto che nel 2014 provocò la morte del giovane Salvatore Giordano, colpito da un grosso frammento staccatosi dal frontone della struttura. Il 5 ottobre l’inizio del processo, fissato dal giudice Mariella Montefusco, che dovrà fare chiarezza sulle dinamiche dell’incidente.
Intanto, vanno a giudizio due dirigenti comunali (Giovanni Spagnuolo e Salvatore Capuozzo), due tecnici del servizio protezione civile (Giuseppe Africano e Franco Annunziata) e tre amministratori di condominio (Mariano Bruno e Marco Fresa, e Elio Notarbartolo, direttore dei lavori).
La Procura ha ipotizzato il reato di cooperazione in omicidio colposo. La famiglia del ragazzo si è costituita parte civile e l’avvocato, Sergio Pisani, ha chiesto al giudice una superperizia per stabilire con più precisione la proprietà dei luoghi dello stabile da cui è caduto il masso. La sua richiesta è stata respinta perché considerata ininfluente.
Tutti gli indagati avranno, ovviamente, la possibilità di difendersi dalle accuse al momento del processo.