Fu ucciso la sera del 31 dicembre 2015 Maikol Giuseppe Russo, un giovane di 27 anni, colpito alla testa da un proiettile vagante mentre si trovava in un bar di Forcella, aspettando che il fratello finisse il turno di lavoro. Un tragico scambio di persona: si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato. Morì poco dopo in ospedale. Una tragedia che ha portato la sua famiglia a fuggire da quel quartiere.
In quel quartiere troppi ricordi. “Ad aprile quando arrivò una telefonata: era un delegato del Comune, ci disse che potevamo andare a Palazzo San Giacomo anche il giorno stesso. Dovevo firmare il contratto di una casa e ritirare le chiavi. Da quel momento ci siamo messi all’opera per scappare via da quel posto. Ad ogni angolo vedevo a terra il sangue di mio figlio”, sono le parole piene di dolore di Carmela Scafaro, mamma di Maikol, a Corriere del Mezzogiorno.
Così il Comune di Napoli ha voluto dare una nuova possibilità a questa famiglia: il 6 maggio i Russo si sono trasferiti in un altro quartiere lontano venti chilometri. Nella nuova casa vivono il padre di Maikol, Carmela e i loro tre figli, di cui con la propria moglie e suo figlio. Hanno sempre vissuto tutti insieme, anche Maikol viveva con i genitori, la moglie e i figli, quest’ultimi però non hanno voluto seguire Carmela e la sua famiglia ed oggi vivono a Scampia.