Napoli – Sono venti gli anni di carcere che il Pubblico Ministero ha chiesto per Aniello Mormile, l’uomo che andando contromano in Tangenziale a Napoli, nel luglio 2015, ha causato la morte di Livia Barbato, la sua ragazza, che viaggiava con lui, e Aniello Miranda, padre di famiglia che da Torre del Greco si stava recando al lavoro.
Mormile è accusato di omicidio duplice aggravato. Per lui il giudizio abbreviato, procedimento speciale senza dibattimento che comporta, in caso di condanna, la riduzione di un terzo della pena.