Caivano, nuovi abusi al Parco Verde: “La vita dei miei figli è stata spezzata”

Il Parco Verde di Caivano


Napoli – Le tragiche morti dei piccoli Fortuna Loffredo ed Antonio Giglio hanno finalmente – purtroppo – portato alla conoscenza delle Forze dell’Ordine e dei Media gli orrori del Parco Verde di Caivano. È stato ipotizzato, infatti, un intricato e vergognoso giro di abusi ai danni dei bambini del Parco, abusi che, molto spesso, sarebbero stati compiuti da persone molto vicine alla famiglia e, addirittura, con la compiacenza dei genitori delle giovani vittime. Una rete nella quale sarebbero caduti anche Fortuna ed Antonio, prima di venire entrambi lanciati nel vuoto dai palazzi di quel parco.

Mentre le Forze dell’Ordine cercano di accertare le presunte violenze e la responsabilità in queste due morti di un “orco”, il polverone mediatico si è alzato ed altri genitori della zona hanno preso coraggio per denunciare altri abusi simili subiti dai figli e sui quali non si è mai fatta giustizia. Il Mattino riporta le dichiarazioni di un’altra mamma del Parco Verde: La vita dei miei figli è stata spezzata, fermata in un tempo che non riusciranno più a vivere”. I due fratellini, di cui il più grande aveva solo 9 anni ai tempi dei presunti abusi, sarebbero stati avvicinati da una persona molto vicina ai genitori ed alla famiglia.

Mesi e mesi di soprusi ed abusi che avrebbero segnato profondamente i due bambini, privandoli di una normale infanzia e scatenando nel più piccolo un rifiuto irrecuperabile nei confronti del mondo e della vita. Resasi conto della situazione, la madre ha trovato la forza di denunciare tutto e, dopo qualche indagine, gli agenti hanno arrestato il sospetto. Il dolore di questa mamma si unisce a quello di tanti altri genitori senza voce di quel parco maledetto: “Oggi noi chiediamo solo che questa storia possa concludersi quanto prima. Il responsabile di tali abusi è ancora libero in attesa di processo e noi questo non riusciamo a sopportarlo. Queste realtà purtroppo sono frequenti e quello che chiediamo è che le istituzioni intervengano in maniera decisa, per poterle contrastare una volta e per tutte”.


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