Nella notte tra l’11 e il 12 Marzo gli abitanti del campo nomadi di via del Riposo a Poggioreale sono stati aggrediti da una quarantina di persone, ma è stato solo l’inizio di una vendetta privata e collettiva.
Il raid è nato da un’ accusa di tentata violenza sessuale mossa nei confronti di due abitanti del campo da parte di una sedicenne. Stando a quanto dicono i genitori, due persone di etnia rom, nella serata di martedì 11 Marzo, avrebbero tentato un approccio sessuale con la ragazza, senza riuscirvi. In ospedale è stato riscontrato un forte stato d’ansia, ma non è emerso alcun segno di violenza. Subito scatta, invece della denuncia, una spedizione punitiva.
Prima sono i soli due cugini della vittima a presentarsi al campo rom rivendicando con la forza la consegna dei due accusati. Pare che vengano cacciati tra vari spintoni, per cui parte a poca distanza un secondo raid, questa volta portato avanti, oltre che dai due ragazzi, da una quarantina di abitanti della zona.
L’intervento della polizia ha evitato il linciaggio e i Rom hanno iniziato pian piano ad abbandonare il campo. Solo il loro spostamento ha permesso che si evitasse una tragedia quando, questa notte, un incendio doloso ha colpito il campo. I vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme, sviluppatesi intorno al perimetro del campo e che, per fortuna, non hanno coinvolto nessuna persona, ma solo gli oggetti che erano stati abbandonati.
Insomma si tratta di un vero e proprio progrom, giustificato dal tentativo di difendere il corpo delle donne ma che come movente ha solo tanto razzismo e tanta ignoranza.