I crolli nel sito archeologico di Pompei in quest ultimo mese sono stati numerosi tanto da far iniziare ad insospettire la Procura di Torre Annunziata. Il dubbio che si è insinuato è che oltre al maltempo a colpire i resti della città antica siano anche alcuni speculatori che hanno pensato di approfittare degli aiuti che arrivano copiosi per la messa in sicurezza degli scavi.
E di episodi strani effettivamente la città eterna ne ha vissuti, basti pensare ai finti operai che hanno rubato alcuni affreschi, per questo motivo la procura di Torre Annunziata ha aperto una maxi inchiesta per “disastro colposo” «Ormai non possiamo escludere nulla – ha commentato il procuratore capo Alessandro Pennasilico – anche se gli elementi nelle nostre mani non ci possono ancora portare ad inquadrare gli eventuali responsabili. Di sicuro le indagini sono ancora in corso, sono complesse e vanno condotte in maniera minuziosa, a 360 gradi»
Un crollo in particolare ha destato sospetti, si tratta del crolla avvenuto presso la Tomba di Lucius Publicius Syneros nella Necropoli di Porta Nocera, secondo alcuni archeologi esterni alla Sopraintendenza hanno notato che per come si è verificato il crollo «la spinta non poteva essere tale da far letteralmente «esplodere» le macerie così distanti dal punto di caduta»
Accanto a questi controlli si sono avviate altre indagini sul Grande progetto Pompei alla ricerca di eventuali irregolarità