La mamma di Ciro lancia l’appello: “Sentiamoci tutti fratelli d’Italia”
Mag 09, 2014 - Salvatore Russo
Antonella Leardi, mamma di Ciro Esposito, il giovane tifoso napoletano sparato sabato sera, lancia un appello sulle onde di Radio Marte nel corso della trasmissione La Radiazza. Il conduttore, Gianni Simeoli, si collega con la donna la quale trova la forza di lanciare un monito a tutti: “Ciò che mi dà forza in questo momento è la mia fede nel Signore. Voglio ringraziare tutti i tifosi per l’affetto che mi stanno dimostrando. Voglio però mandare un messaggio a tutti i supporters, anche quelli non partenopei. Sentiamoci tutti fratelli d’Italia, basta con la violenza”.
Una speranza quella della mamma di Ciro condivisibile ma al momento la situazione è ben diversa da quanto prospettata. L’odio, il malumore, che si respirano nel calcio ma anche al di fuori sono sotto gli occhi di tutti. E chi afferma il contrario è miope rispetto al disagio sociale che Napoli e il Meridione in generale vivono ormai da anni.
E in quest’ultimo periodo i malumori sono aumentati a dismisura e questi si sono riflessi inevitabilmente nel calcio, preso a pretesto per sfogare i propri problemi con la società. Il calcio non rappresenta soltanto uno sport, questo bisogna averlo molto chiaro nella mente. E’ un fenomeno sociale e va trattato dalla politica come tale. Una politica che in questi giorni sta in maniera strumentale facendo leva dei sentimenti contrastanti per tirare acqua al proprio mulino in vista delle prossime elezioni europee.
Il nodo ultras e violenza nel calcio va risolto non solo con il Daspo a vita ma con un’organizzazione esemplare che parta da lontano.