Intercettato e arrestato Cesare Battisti dall’Interpol in collaborazione con polizia boliviana, 007 dell’Aise e Antiterrorismo nel Barrio Urbarì, quartiere nel quadrante sud-ovest di Santa Cruz de la Sierra in Bolivia.
L’esponente di spicco della Pac (Proletari Armati per il Comunismo), è stato catturato alle ore 17:00 del 12 gennaio (22:00 ora italiana), grazie alle segnalazioni del vicino di casa in Bolivia e grazie all’aiuto dei social con cui, ingenuamente, aveva contatti con amici e parenti.
Le tappe della latitanza di Cesare Battisti vanno dalla Francia al Messico fino a giungere, nel 2004, in Brasile dove è stato protetto da una lobby condotta a livello internazionale da esponenti della cultura di sinistra e dall’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva.
Con le elezioni presidenziali del 2018, il candidato della destra, Bolsonaro, fin da subito promette al Governo Italiano che in caso di successo alle elezioni uno dei primi provvedimenti sarà proprio l’estradizione del terrorista in Italia.
Il giorno 14 dicembre 2018 parte allora l’ordine di arresto per Cesare Battisti dato il probabile “pericolo di fuga”.
Al rientro nel nostro Paese, Battisti sarà portato nel carcere più vicino allo scalo d’atterraggio (probabilmente Rebibbia) per scontare finalmente l’ergastolo dalla quale ha fin ora tentato di fuggire.