L’uomo si ritrovò coinvolto in un tentativo di rapina e proprio l’intercettazione di uno dei presunti rapinatori ha portato alla luce la piazza di spaccio gestita da due persone: Giovanni G., ai domiciliari al tempo dell’omicidio Bottari, e la sua compagna Maria Pina S.. I due confezionavano, vendevano e consevavano le dosi di cocaina, piazzate sul mercato a 60 euro l’una. La coppia, però, non agiva da sola, ma era aiutata da altri familiari: la madre e il fratello di lui; la zia di lei.
Il gruppo usava anche minori per trasportare e vendere la droga, soprattutto quando c’erano controlli delle forze dell’ordine e c’era necessità di nasconderla. Infine, una misura cautelare è stata emessa dall Gip di Napoli anche a carico di Castrese B. che acquistava grandi quantitativi di stupefacenti per poi rivenderli.