Uccisa nel suo letto da almeno due coltellate. È questa la tragica fine di Rosa Trapani, 67 anni, residente a pochi passi da piazza Garibaldi. Il fatto risale a gennaio, ma solo in queste ore è stata diffusa la notizia, dopo la celebrazione del trigesimo. Come riporta Il Mattino, sulla vicenda c’è stato grande riserbo e solo dopo è stata confermata la notizia che la sua morte non è stata naturale.
Il macabro delitto è stato scoperto la mattina del 18 gennaio scorso. Maria e Gennaro, sorella e fratello della vittima, preoccupati dal suo “silenzio” (che durava da almeno due giorni) si sono precipitati nell’appartamento sito in zona Duchesca. I due sono entrati in casa grazie al doppione di un mazzo di chiavi, facendo la tragica scoperta. La porta d’ingresso non presentava segni di forzatura, né tanto meno era chiusa a chiave. Ciò fa supporre che la donna abbia aperto la porta al suo assassino, anche se non è chiaro ancora se lo conoscesse.
Rosa è stata ritrovata prona sul letto, in una pozza di sangue. Gli inquirenti non escludono alcuna pista, ma quello che è successo in fase di primi rilievi ha dell’incredibile. Infatti, subito dopo la scoperta non sarebbero stati messi i consueti sigilli all’appartamento, con i parenti che alcuni giorni dopo hanno iniziato a disfarsi di alcuni oggetti, forse utili per le indagini: ad esempio, il materasso insanguinato è stato abbandonato in strada.