Sono passati esattamente otto anni dall’omicidio di Melania Rea, la giovane mamma originaria di Somma Vesuviana, uccisa dal marito per cause ancor’oggi misteriose. Una tragedia che, come tutti ricorderanno, sconvolse l’Italia.
Era infatti il 18 Aprile 2011, al Bosco delle Casermette di Ripe di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo. La giovane donna si trovava lì con la figlia e il marito, il caporalmaggiore dell’Esercito Salvatore Parolisi, per passare una giornata in famiglia. Il suo corpo, massacrato con trentacinque coltellate, fu trovato poco distante dalle giostrine del parco. Si scoprì che ad ucciderla fu poi il marito stesso. Un uomo annebbiato da diverse manie ed ossessioni, che oggi sconta una pena di venti anni in carcere. Nonostante le varie indagini, il movente resta ancora abbastanza dubbio.
A tener acceso oggi il ricordo di Melania è prima di tutto la sua famiglia. “Oggi sono 8 anni che non sei più tra noi. 8 anni che il Tuo ricordo è sempre vivo ogni giorno di più. 8 anni in cui la Tua piccola dolce Vittoria è cresciuta tanto e non c’è giorno che non ha un pensiero per Te. 8 anni da quando la mano assassina della persona a Te cara con ben 35 coltellate Ti ha privata della cosa più preziosa: la vita”. Così scrive lo zio Gennaro, in un commento pubblicato su Facebook nella notte. “Non dimenticherò mai il tuo volto spento”.
Si riaccende il ricordo verso una nostra conterranea, la quale ha purtroppo riempito le pagine della cronaca nera italiana.