Morte Jolanda, intercettati i genitori: “L’omicidio lo abbiamo fatto. Non apriamo bocca”
Lug 08, 2019 - Redazione
Nuovi elementi agghiaccianti emergono sulla morte della piccola Jolanda. Sono state infatti diffuse le trascrizioni delle intercettazioni effettuate nei confronti dei genitori, Giuseppe Passariello e Immacolata Monti, nel commissariato di Nocera Inferiore dove erano condotti dopo il fatto. Per un po’ di tempo i coniugi sono stati lasciati da soli e la loro conversazione è stata registrata.
“Gli hai detto quelle parole? Qua ci arrestano tutte e due. Siamo a posto… La verità non deve mai venire fuori, ci facciamo cinquanta anni di carcere”. Parole che suonano come una confessione, un chiaro piano per evitare di essere accusati di aver ucciso la bambina. I due avevano pianificato come comportarsi e cosa dire agli inquirenti.
Il gip, nell’ordinanza di custodia cautelare, scrive infatti: “Gli indagati, dopo aver incontrato la madre di Passariello restano da soli nella stanza: in particolare il Passariello si premura di capire se la Monti abbia dichiarato quanto concordato. Frasi che, pronunciate a poche ore dalla morte della piccola Iolanda, anche per tal motivo difficilmente si prestano a qualsivoglia lettura alternativa”.
Altre frasi intercettate sono state: “L’omicidio lo abbiamo fatto”, e poi “Non apriamo bocca o andiamo in galera. Il cuscino lo dovevo buttare”. Parole pronunciate da Passariello ma dalle quali Immacolata Monti non prende le distanze, eppure la figlia era morta poche ore prima.
La piccola Jolanda è morta nella notte tra il 21 e 22 giugno a Sant’Egidio del Monte Albino, nella casa dei genitori. L’omicidio, secondo quanto emerso dalle indagini e messo per iscritto dal giudice per le indagini preliminari, è stato consumato “per motivi futili consistiti nella mancata accettazione della circostanza che la figlia fosse femmina”. Per questo motivo la bambina veniva sottoposta a continui atti lesivi, come quando Giuseppe Passariello la prendeva per le guance e la sollevava, facendola piangere a dirotto per il forte dolore.