Non è solo l’area del triangolo della morte ad essere in pericolo, con questa nuova scoperta potrebbe essere coinvolta qualsiasi provincia o città della Campania, perchè ad essere a stretto contatto con la terra avvelenata di Caivano, questa volta è la riserva idrica della regione. A tal proposito IlMattino.it scrive:
Un’altra grave emergenza all’orizzonte della Terra dei Fuochi. E questa volta potrebbe non essere circoscritta, ma interessare potenzialmente tutti i residenti della nostra regione. La riserva idrica d’emergenza della regione Campania si trova sotto le campagne avvelenate di Caivano.
Proprio in uno degli epicentri della Terra dei Fuochi. Un territorio dove il corpo forestale di Napoli negli ultimi tre mesi, oltre a sequestrate oltre duecento mila metri quadrati tra discariche tombate e campi inquinati, ha chiuso e sigillato decine di pozzi per l’irrigazione delle coltivazioni la cui acqua è risultata alle analisi dell’Arpac inquinata da tutto quel campionario di veleni, colato dalle discariche di scorie industriali poggiate a diretto contatto con la zona capillare della falda freatica.
Il rischio è che in caso di emergenza prolungata dei rubinetti a secco o siccità, in qualsiasi comune della nostra regione, potrebbe arrivare tramite le autobotti , appunto, l’acqua della riserva di Caivano. Ora con le decine di sequestri dei pozzi e la gravissima emergenza delle discariche, che pure sono state individuate ma non ancora bonificate, c’è la necessità di conoscere in tempi più che brevi, se questa riserva idrica viene monitorata e con quale frequenza, e se la stessa riserva idrica d’emergenza della regione Campania allo stato attuale sia indenne da contaminazioni di sostanze velenose.