Un’ordinanza di custodia cautelare, è stata emessa dal Gip del Tribunale di Palermo, nei confronti di 12 indagati, dopo che la direzione distrettuale antimafia di Palermo e il comando provinciale dei carabinieri li hanno ritenuti responsabili di reati associativi e concorsuali finalizzati al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina, che, si svolgeva a Palermo e nelle province di Agrigento e Caltanissetta.
Questo è il famigerato asse della droga tra il capoluogo siciliano e Napoli, indagine questa in aggiunta a quella fatta nei confronti degli esponenti del mandamento mafioso di Porta Nuova, nella quale vennero fuori le frequentazioni tra gli esponenti al vertice di quest’ultima e Ottavio Abbate. Questo arrestato poi nel 2017.
La sua famiglia molto nota per vari reati, legati al traffico di droga, comprende alcuni componenti che hanno rivestito ruoli di spicco all’interno delle rispettive famiglie mafiose di Palermo Centro e di Borgo Vecchio.
Proprio grazie all’assiduo monitoraggio di Abbate, si è arrivati alla scoperta di un fitto traffico di sostanze stupefacenti che, aveva come centro nevralgico l’interno del quartiere Kalsa.
Grazie alle intercettazioni sono state arrestate diverse persone che fungevano da corrieri, oltre ovviamente al sequestro di grosse quantità di droga.