Clan Polverino: arrestato il boss Luigi Esposito, mente economica del clan


Questa mattina i carabinieri della sezione di Castello di Cisterna hanno portato a compimento un maxiblitz arrestando 7 affiliati ai Clan Polverino, Orlando e Nuvoletta. L’accusa è quella di estorsione ai danni di una farmacia veterinaria per una cifra che supera i 70 mila euro.

Il figlio del titolare di tale farmacia avrebbe chiesto del denaro in prestito a qualcuno della cosca. Gli interessi hanno fatto aumentare a tal punto il prestito iniziale che si stava concludendo con la vendita del locale. Il debito era infatti ammontato a 72 mila euro in soli 4 anni. Una cifra che non potevano permettersi e che quindi li ha costretti a mettere in vendita la farmacia.

Sono stati i magistrati della Direzione distrettuale antimafia a coordinare le operazioni che sono avvenute a cavallo tra San Rocco e Marano. Si sono serviti anche dell’aiuto di elicotteri per stanare l’unico dei 7 arrestati, tra gli affiliati dei clan Orlando-Nuvoletta-Polverino, che non si trovava in carcere. Sono sei infatti le custodie emesse per membri dei clan che si trovano già in carcere.

Tra gli arresti spicca il nome di Luigi Esposito, detto Gigino ‘O Celeste. Si tratta del reggente del clan Polverino, che alcuni anni fa era entrato nella lista dei 30 ricercati più pericolosi d’Italia. Fu arrestato nel 2009, dopo una latitanza lunga ben 6 anni, si rifugiava in una villetta sita in via Orazio a Posillipo. Tornato in libertà da circa un anno e mezzo, si è subito rimesso all’opera. A niente gli è servita l’esperienza in carcere.

Questa volta è stato più facile stanarlo. I carabinieri infatti si sono recati presso la sua abitazione dove non ha potuto opporre resistenza.

Ennesimo duro colpo quindi al clan dei Polverino che non sta vivendo un buon momento. Dopo i fatti di maggio che li hanno visti coinvolti nella chiusura di 7 pompe funebri da loro protette, arriva l’arresto della mente economica del clan. Un ottimo lavoro quindi dei carabinieri di Castello di Cisterna che dimostrano ancora una volta quanto di buono stiano facendo le forze dell’ordine contro la criminalità organizzata.


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