NAPOLI – Cinque aziende sequestrate nel Napoletano. Questo il primo risultato del Piano d’Azione per il contrasto dei roghi di rifiuti firmato lo scorso novembre dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Presidente della Regione Campania.
Controllate 8 attività commerciali. Tra le 49 persone ispezionate, 8 sono state denunciate all’Autorità Gudiziaria, 5 sanzionate e 27 individuate come lavoratori in nero. Sequestrati anche 3 veicoli che trasportavano illegalmente del materiale ferroso. Le sanzioni amministrative si aggirano sui 15.000 euro.
Nel comune di Mugnano è stato sequestrato un calzaturificio privo di autorizzazioni. Nel corso dei controlli sono stati scoperti scarti di pellame del tutto sprovvisti di tracciabilità e documentazione. Inoltre, dei 29 dipendenti dell’azienda ben 26 lavoravano in nero.
A Melito di Napoli sequestrate per smaltimento illecito di olii esausti e imballaggi contaminati due autofficine. A ciò si aggiunge il sequestro di due auto e la denuncia di uno dei proprietari. Nel comune di Giugliano in Campania, invece, sequestrata un’azienda edile per stoccaggio illecito di materiale di risulta e una carrozzeria per irregolare smaltimento di rifiuti.
Infine, a Napoli è stata sequestrata un’azienda, completamente abusiva, operante nel settore della galvanizzazione. I titolari sono stati denunciati anche per sottrazione di energia elettrica dalla rete pubblica.
Ben 51 unità (tra Esercito, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza) impegnate nelle operazioni di vigilanza per il contrasto dei roghi di rifiuti. A supporto delle indagini sono stati utilizzati anche i droni del Raggruppamento Campania.