Matrimonio Tony Colombo, 9 indagati: tra loro il fratello di De Magistris
Ott 08, 2019 - Martina Di Fraia
Ha fatto discutere, o addirittura indignare, e ha avuto un’enorme risonanza il matrimonio di Tony Colombo con Tina Rispoli. Le nozze trash sono state immediatamente al centro di un acceso dibattito, e adesso sembra che siano anche oggetto di indagine. Nella mattinata di ieri, secondo quanto riporta Il Mattino, i carabinieri si sono presentati al Comune di Napoli. Gli indagati sono 9 in tutto: tra loro, anche il fratello di Luigi de Magistris.
Del resto, di fronte ai festeggiamenti sfarzosi organizzati per le nozze, in molti si erano chiesti per quale motivo l’amministrazione comunale non fosse intervenuta. Un concerto abusivo in piazza Plebiscito aveva fatto da anteprima del matrimonio, mentre i due sposi erano stati accompagnati da un corteo con carrozza e cavalli da Secondigliano fino al Maschio Angioino.
L’amministrazione comunale di Napoli aveva preso le distanze da quanto accaduto, sostenendo di aver concesso semplicemente un’autorizzazione per un flash mob in piazza. Anche il cantante neomelodico si era difeso, affermando di aver provveduto ad ottenere tutti i permessi necessari ancor prima delle nozze, e ipotizzando che gli errori fossero da imputare al Comune.
E alcuni esponenti del Comune, in effetti, sono chiamati a rispondere di quanto accaduto. Ieri mattina, su disposizione della Dda di Napoli, i carabinieri si sono presentati negli uffici del Comune e nelle abitazioni degli indagati per effettuare perquisizioni e sequestri di materiale. Tra gli oggetti sequestrati ci sono computer, documenti e cellulari personali degli indagati.
Le indagini hanno origine da un’ipotesi ben precisa: sarebbero state violate le norme relative alle autorizzazioni per lo svolgimento di spettacoli in pubblico. Si indaga inoltre sullo scambio di mail tra la segreteria del sindaco e lo stesso cantante neomelodico.
Adesso, l’obiettivo dei Militari dell’Arma è riuscire a far luce su una vicenda che ha sconvolto molti di noi, oltre a danneggiare l’immagine della nostra città. A noi non resta che attendere ulteriori sviluppi della vicenda.