Un caso ogni 500 mila abitante. E’ questa la percentuale della anemia aplastica conosciuta anche come aplasia midollare. Una rara malattia che colpisce il midollo osseo che è stata diagnosticata a una studentessa 17enne di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli.
Il trattamento primario dell’anemia aplastica prevede il trapianto di midollo osseo o l’uso di immunosoppressori. Purtroppo nessun famigliare della ragazza risulta compatibile. Così amici e parenti hanno lanciato un appello sui social che in pochi giorni è stato condiviso da migliaia di persone.
Questo il testo:
“A.A.A. MASSIMA CONDIVISIONE
Cerchiamo donatori per Serena e per tutti quelli che vertono nella sua stessa condizione. Serena, 17 anni, di Pomigliano, un mese fa all’improvviso si è sentita poco bene. Qualche giorno dopo è arrivata la diagnosi di Anemia Aplastica altrimenti conosciuta come Aplasia Midollare. Ora è in cura a Roma, al Bambino Gesù, ma dovrà andare sicuramente al trapianto di midollo.
Abbiamo già fatto i controlli famigliari per l’eventuale compatibilità, ma purtroppo i risultati sono negativi. Stiamo chiedendo a tutti di sensibilizzare quanti più giovani (18 – 35 anni) all’iscrizione al registro europeo per le donazioni di midollo con la speranza di salvare Serena e tanti altri ragazzi (e sono tanti!) che ne hanno bisogno. L’Aplasia Midollare è considerata una malattia rara in quanto si contano in media solo 2 casi ogni milione di persone. Per maggiori informazioni basta andare sul sito ADMO. Tutto quello che potete fare è ben accetto…”
In un altro messaggio presente su Facebook si legge:
“I genitori chiedono a tutti un gesto d’amore e di solidarietà per aiutare e salvare Serena e tanti altri giovani che ne hanno bisogno, iscrivendosi alla “banca dei donatori di midollo”. Lo possono fare tutti i giovani dai 18 ai 35 anni e la tipizzazione midollare (tramite tampone salivare o prelievo di sangue) per entrare a far parte della banca dati mondiale è veramente veloce. Ci si può rivolgere a vari ospedali di Napoli: al Policlinico, padiglione 9 (telefono 081/7462531) o al Centro trasfusionale del Policlinico Vecchio (telefono 081/5665064/78) o al Centro trasfusionale dell’Azienda ospedaliera Cardarelli (telefono 081/7472492)”.