Ancora una volta la sanità campana si mette in luce per un’operazione complessa e unica in Italia. Al Policlinico Federico II di Napoli è stata infatti effettuato un intervento che ha salvato la vita di ben due persone: una donna incinta al quarto mese e la sua bambina.
LA STORIA – La donna, che per motivi di privacy è stata chiamata Francesca, fa una visita di controllo al Centro per le gravidanze a rischio del Policlinico federiciano. I medici subito capiscono che qualcosa non va: “Possibile infezione virale al quarto mese di gravidanza”. Vengono effettuate ulteriori analisi e dall’esame ecografico viene evidenziata una massa intracardiaca che minaccia la vita della donna e della piccola ancora in grembo. Francesca, già mamma di tre bambine, a 37 anni ha dovuto affrontare due aborti. Un duro colpo quindi per lei sapere che la piccola che porta in grembo da quattro mesi è a rischio. Due le ipotesi che vengono fatte anche grazie alla risonanza magnetica. Francesca o ha un tumore cardiaco o un grande trombo intraventricolare, con il grave rischio di infarto e di embolia. Dato lo stato di gravidanza, si prova un approccio non chirurgico ma purtroppo le terapie non fanno effetto.
L’OPERAZIONE – L’unica opzione è quindi l’operazione. Un’operazione troppo rischiosa però per la piccola. “Dovevamo operare la madre – spiegano i medici – facendo sopravvivere la bimba nonostante la privazione della normale circolazione sanguigna fornita dal battito cardiaco della mamma. Una procedura chirurgica da pianificare partendo da zero“. Un intervento complesso quello effettuato ai primi di gennaio al Policlinico che ha visto la partecipazione di diverse equipe: quella dei cardiochirurghi, degli anestesisti rianimatoti e degli ostetrici. Ognuno con il suo compito specifico. I cardiochirurghi e gli anestesisti-rianimatori per la materiale esecuzione dell’intervento e il dosaggio coretto dei medicinali per non intaccare il feto. E gli ostetrici (con infermieri specializzati e una strumentazione chirurgica ad hoc) pronti ad intervenire in caso di un’aborto o di un’emorragia uterina.
Un’operazione che si è conclusa nel migliore dei modi. La massa (una formazione trombocita) è stata rimossa dal cuore di Francesca e la piccola, che sarà chiamata Vittoria, potrà continuare a crescere in grembo e nascere in Primavera.
“Ancora una volta il nostro Policlinico ha dimostrato di essere un perno essenziale della rete assistenziale Campana – commenta il direttore generale del Policlinico Anna Iervolino -. Un lavoro di squadra che consente a questo policlinico di offrire a pazienti campani e non moltissime prestazioni di eccellenza, cancellando i viaggi della speranza e anzi diventando motivo di migrazione sanitaria attiva”.