Coronavirus, dal Cross al Droplet: cosa vogliono dire le parole usate nell’emergenza
Mar 05, 2020 - Chiara Di Tommaso
Durante l’emergenza coronavirus in Italia, al momento sono 2706 casi, 276 guariti e 107 decessi (ultimo bollettino della Protezione Civile di ieri alle 18) sono diversi i termini utilizzati dalle istituzioni. Due di questi, cross e droplet, sono i più diffusi e ci riguardano da vicino.
CROSS – Per rispondere all’emergenza, la Protezione Civile ha attivato la CROSS, la Centrale Remota per le Operazioni di Soccorso Sanitario. In un video, il responsabile delle risorse sanitarie Federico Federighi, spiega cosa è:
“In caso di necessità, cioè se una Regione dovesse somministrare le cure a un numero di pazienti troppo alto rispetto alle possibilità, la Cross trova posti letto adatti a quel tipo di paziente in tutte le altre Regioni. Vengono forniti anche i vettori per trasportate i pazienti con adeguata assistenza, ovvero con ambulanze medicalizzate del 118. Con questo sistema nessuna Regione è sola, perché in ogni situazione la Regione colpita può contare su tutte le altre”.