Il mistero del garage insanguinato, scompare una seconda persona


Dopo la scomparsa del figlio del pentito Ettore Sabatino, non si hanno più notizie anche del gestore del circolo. Il locale lunedì è stato ritrovato senza alcun cadavere, ma con macchie di sangue sul pavimento e sul muro, che sembra sia stato fatto di tutto per rimuoverle in gran parte. Il mistero continua e a tal proposito ilMattino.it scrive:

Le ricerche, finora, sono state vane. Di Francesco Sabatino si sono perse le tracce da cinque giorni. Nessuno sa dove sia. Hanno provato a localizzarlo anche ricercandone una traccia, una presenza, attraverso il GPS satellitare del suo cellulare, ma ogni ricerca è risultata vana fino a questo momento.

Il figlio del collaboratore di giustizia Ettore Sabatino, che prima di abbandonare la carriera criminale fu un pezzo da novanta nelle gerarchie camorriste napoletane, è ormai una delle persone scomparse: inghiottito in un buco nero che non si riesce a localizzare. E mentre si attendono i risultati della comparazione delle tracce di sangue trovate lunedì mattina a Miano, in un vano terraneo dove una telefonata anonima aveva indirizzato i carabinieri sostenendo che al suo interno vi fosse il cadavere di un uomo ammazzato, le indagini hanno fatto un passo avanti.

E’ stato identificato il gestore di quel circolo ricreativo al cui interno si sarebbe consumato un mistero che finisce inevitabilmente con il coinvolgere lo stesso Francesco Sabatino. La persona identificata è un uomo, un pregiudicato. Anche di lui, però, non si hanno più notizie. E il giallo del sangue ritrovato nel basso di via Teano numero 10, a Miano, si fa ancora più fitto. Che fine ha fatto quest’uomo?


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