Avellino, l’anziano arrestato per abusi su un minore: si dichiara innocente e indignato
Lug 24, 2020 - Marina D'Alessio
Si è svolto l’interrogatorio per l’anziano di 77 anni, originario di Avellino, il quale era stato messo agli arresti domiciliari, in seguito ad una denuncia per violenza sessuale ai danni di un minorenne.
L’uomo, tramite i suoi legali, ha presentato una dichiarazione scritta, nella quale si proclama innocente e indignato. A riportare la notizia è ilmattino.it
I difensori del 77enne hanno sottolineato, inoltre, che l’uomo non si ritiene l’autore di tale reati ma che, anzi, sarebbe sicuro che siano altri i soggetti che avrebbero compiuto i fatti illeciti.
“Nella sua vita – dichiarano i legali – ha commesso errori, certo, come tutti d’altronde, alcuni più gravi, altri più veniali, ma non ha mai, nemmeno lontanamente potuto pensare a fare ciò che ingiustamente gli si attribuisce“.
Secondo gli avvocati, infatti, l’anziano non avrebbe potuto mettere in essere le violenze a lui attribuitegli, per le sue condizioni di salute:
“Non ci dimentichiamo – affermano i due avvocati – che si tratta di soggetto quasi ottantenne, affetto da diabete mellito, retinopatia (con perdita della vista ad un occhio) e problemi cardiaci con irrigidimento del tessuto arterioso.”
A detta loro, dunque, tutte queste problematiche di salute, porterebbero a delle conseguenze ben precise:
“Tutte patologie che determinano impotenza (secondo la medicina comunemente accettata) ed impediscono di avere rapporti sessuali, di qualsivoglia tipo, per evidenti ragioni, capaci tra l’altro di originare un altissimo rischio di trovare la morte”.
Ricordiamo che le testimonianze, fornite da un coetaneo della vittima, ricostruivano una serie di azioni e spostamenti ben dettagliati.
L’uomo, difatti, avrebbe abusato del minore in due luoghi ben precisi: nei bagni della stazione Ferroviaria di Avellino e all’interno del circolo gestito dall’indagato.
Pertanto, non è da escludersi la presenza di altri testimoni, i quali potrebbero essere a loro volta indagati se dovessero risultare complici o se si dovesse dimostrare che qualcuno sapeva cosa accadeva in quei momenti terribili per il minore.