Salerno – Una storia ai limiti dell’assurdo quella proveniente da Pontecagnano Faiano, cittadina del Salernitano, dove una signora è stata multata perché si prende cura dei cani randagi, andando a coprire di fatto una mancanza del Comune che di essi non se ne cura. Di seguito il racconto della vicenza da parte del Comitato spontaneo Uniti per Chicca.
Una vita dedicata al recupero degli animali abbandonati e alla ricerca di una casa per loro: per tutta risposta, dalle Istituzioni viene sanzionata con l’ordine di demolizione del rifugio entro novanta giorni e migliaia di euro di multa. L’assurda vicenda arriva dalla provincia di Salerno, dove i protagonisti sono il Comune di Pontecagnano Faiano ed il relativo Distretto dell’ASL Veterinaria, nei confronti di una volontaria animalista che da decenni si occupa di arginare l’allarmante fenomeno del randagismo in molte zone della provincia, soprattutto nei Comuni dei Picentini. Bisogna premettere che, pur avendo il Comune di Pontecagnano una convenzione con un canile nel salernitano, da molto tempo non vengono più effettuati i trasferimenti dei cani vaganti ritrovati sul territorio, in quanto la suddetta struttura è ormai satura. Quanto alle sterilizzazioni, per una serie di motivi sempre diversi, presso l’ambulatorio ASL Distretto di Pontecagnano Faiano, le sterilizzazioni di cani liberi e gatti di colonie feline sono ferme a prima dell’emergenza Covid-19 dello scorso marzo.
Dunque, se un cittadino si imbatte in un nuovo abbandono e lo segnala, l’unico atto ufficiale della Polizia Municipale e dei veterinari della Locale Azienda Sanitaria, è verificarne la presenza del microchip e lasciarlo poi sul posto del ritrovamento, abbandonato al proprio destino. Contestualmente, decine di esposti, sia da parte di volontari che di cittadini, in merito a maltrattamenti di animali e mancate microchippature di cani padronali che nascono da cucciolate casalinghe, non vengono nemmeno prese in considerazione. Eppure, nei confronti di volontari che da sempre si occupano dei randagi del territorio, prelevandoli a proprie spese e salvandoli da una vita di stenti, sterilizzandoli, cercando loro adozione, compiendo dunque un’opera non solo estremamente meritoria per gli animali senza gravare sui conti pubblici, ma anzi facendo risparmiare alle casse del Comune di Pontecagnano – e, dunque, di tutti i contribuenti – decine di migliaia di euro in quanto il ricovero nei canili ha un costo notevole, i suddetti rappresentanti delle Istituzioni si sono mostrati invece particolarmente “solerti”.
Chiunque abbia avuto a che fare con il mondo del volontariato animalista salernitano, non può non conoscere la signora Teresa Zagaria, da tutti conosciuta come Stella, che da anni va avanti grazie alle proprie forze, a quelle dei volontari che la affiancano e alle sporadiche donazioni di cittadini sensibili. Stella è ormai un punto di riferimento quando le persone del posto recuperano gatti e cani randagi o feriti, devono sterilizzarli o non hanno la possibilità di acquistare cibo e antiparassitari per i propri animali, sostituendosi suo malgrado ai rappresentanti degli organi preposti al controllo del randagismo. Di contro, da questi ultimi non le è mai arrivato invece alcun tipo di aiuto (che fosse sotto forma di crocchette, medicinali, antiparassitari, ecc.), ma fino a questo momento non era mai stata nemmeno così apertamente osteggiata. La pagina Facebook che gestisce, denominata “Il Recinto degli Invisibili”, testimonia l’incessante attività che Stella svolge nel suo omonimo piccolo rifugio nella litoranea di Pontecagnano, zona tra l’altro periferica ed in cui il suo ricovero rappresenta un’oasi felice nel generale degrado circostante. Nel “Recinto degli Invisibili”, in tutti questi anni, sono stati ospitati e fatti adottare centinaia di cani e si è provveduto a degenze post operatorie di altrettante centinaia di cagnoline. I cani che ora ci vivono stabilmente sono tutti sterilizzati, vaccinati, microchippati, di taglia grande e quasi tutti dal manto nero (il colore meno richiesto nelle adozioni), insieme ad altri particolarmente fobici, a cui i volontari non sono riusciti a trovare casa, assorbiti dalle continue emergenze sul territorio che, per uno scaricabarile continuo da parte di chi sarebbe pagato per occuparsene, puntualmente tocca a loro risolvere.
In un recente blitz al “Recinto degli Invisibili”, da parte del Comando NOE di Salerno, di concerto con il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria ed il personale della Polizia Municipale e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Pontecagnano Faiano, nonostante la maggior parte dei quadrupedi fosse microchippata, a Stella è stata notificata una sanzione di 1.800 euro per alcuni cani non ancora iscritti in anagrafe, sebbene per questi, temporaneamente ospitati per trovare loro adozione o in attesa di essere trattati per le ectoparassitosi prima della loro reimmissione sul territorio, esista una tracciabilità, ovvero comunicazioni dalle/alle Istituzioni del Comune di Pontecagnano con interventi richiesti/eseguiti. Non solo: le è stata contestata anche la presenza di un “concentramento abusivo” di animali, per un ammontare di 3.098 euro di multa da pagare anche questa entro sessanta giorni, facendo riferimento ad un regolamento di Polizia Veterinaria del 1954 e addirittura ad un Regio Decreto del 1934. Si tratta di leggi che riguardano gli animali da cortile e che sono talmente obsolete da citare ancora l’eutanasia per i cani al terzo giorno dall’accalappiamento! Si precisa che tutti gli ospiti del rifugio sono stati trovati in ottime condizioni, addirittura provvisti del collare antiparassitario Seresto.
Per concludere la surreale vicenda, da parte dei dipendenti dell’ufficio tecnico del Comune, le è stato contestato un abuso in un’area soggetta ad un non ben identificato “vincolo paesaggistico” (si ricorda che il rifugio si trova in una zona particolarmente degradata della litoranea) e le è stato intimato entro novanta giorni di demolire la struttura, che nello specifico consiste in quattro tettoie su pali di legno non ancorati al suolo, pena una sanzione fino a 20.000 euro! Una vera e propria persecuzione nei confronti di volontari che operano per il bene degli animali e della collettività, davanti alla quale non si riesce a trovare una spiegazione plausibile. Soprattutto tenendo conto che il Sindaco Giuseppe Lanzara si è espresso a favore degli animali in più occasioni nel corso del suo mandato. In questi giorni di particolare maltempo, poi, al rifugio stanno volando via anche i già precari ripari che questi animali sfortunati hanno: perché un simile accanimento nei confronti di randagi che, si ribadisce, se non fossero stati accolti dai volontari, sarebbero in un canile a spese di tutti i contribuenti pontecagnanesi? Se il Sindaco Lanzara, in accordo con tutti i sopracitati rappresentanti degli organi preposti, ha davvero a cuore l’interesse degli animali, concedesse a Stella ed ai volontari che la supportano una struttura in cui collocare i cani e le riconoscesse tutto il lavoro svolto in questi anni a tutela degli animali.