De Magistris con parole molto dure, infatti, si era espresso così:
“Ormai non ci sono più dubbi, da tempo, da giorni, da settimane è in atto un attacco criminale e premeditato da parte di addetti al servizio Pubblico ANM ai danni dei napoletani e della città in un momento storico di grande sofferenza, di pandemia, con la Galleria Vittoria chiusa. Tutto ciò ormai non è più sopportabile. Se non saranno interrotte queste attività criminali il servizio pubblico non potrà più essere garantito e quindi per colpa di pochi la città verrà messa in ginocchio”.
Non è tardata ad arrivare, dunque, la replica da parte del Sindacato:
“Il sindaco si scaglia contro gli 11 agenti di stazione e i 3 capiservizio delle funicolari ammalati, senza sapere che – particolarmente in questo periodo di crisi pandemica – le norme sanitarie sono abbastanza rigide verso lavoratori che con segni e sintomi influenzali abitualmente sarebbero andati, comunque, a lavorare; mentre tace sulle carenze storiche e strutturali dell’intera rete del trasporto cittadino e metropolitano, l’autentica causa del disservizio di queste settimane.”
Per poi sferrare un forte attacco all’amministrazione regionale di Vincenzo De Luca:
“Il sindaco e l’intera amministrazione sanno chi sono i responsabili di questa situazione di sfascio: le politiche dei governi nazionali, quelle dell’amministrazione regionale di De Luca e i vari consigli di amministrazione delle società di trasporto. A fronte di questa situazione De Magistris punta, minacciosamente, il dito contro coloro i quali – le lavoratrici e i lavoratori – stanno prestando il loro servizio ben sapendo che l’amministrazione comunale è inadempiente su molte questioni riguardanti i protocolli di sicurezza Covid, sia nel trasporto su ferro che su gomma.”
I dipendenti ANM hanno poi concluso con una sentenza rivolta a De Magistris:
“Rivolga altrove i suoi strali il sindaco De Magistris e – almeno in questa arco di tempo finale della sua sindacatura – dimostri di individuare, per davvero, dove stanno i responsabili dello sfascio del trasporto nella nostra città.”