Disabile con il Covid violentata e messa incinta: lo stupratore ha confessato
Ott 08, 2020 - Francesco Pipitone
Ha confessato lo stupratore della ragazza gravemente disabile, violentata lo scorso aprile all’Irccs Oasi di Troina di Enna. Si tratta di un uomo di 39 anni, operatore socio-sanitario che ha approfittato del lockdown per abusare della donna, in quel periodo positiva al coronavirus.
La struttura a marzo era stata dichiarata zona rossa, così il 39enne aveva chiesto alla direzione il permesso di accedervi per aiutare i colleghi, vista la scarsità di personale. Ad inizio aprile è stato impiegato nel reparto dove erano stati trasferiti i soggetti positivi al Covid-19, tra cui la ragazza disabile, la quale purtroppo ha subìto un arresto dello sviluppo durante i primi anni di vita. L’uomo, approfittando dell’assenza dell’infermiere professionale, si è spogliato della tuta di protezione e ha consumato il rapporto sessuale.
Il fatto è venuto alla luce grazie alla conseguente gravidanza. I sanitari, infatti, hanno notato che la ragazza era ingrassata e avevano attribuito il fatto all’alimentazione, tuttavia in seguito ad alcuni accertamenti è risultato il suo stato. È attualmente al settimo mese circa di gravidanza.
La struttura ha dunque avviato un’indagine interna, mentre i familiari, messi a conoscenza, hanno allertato le Autorità. Gli inquirenti hanno così interrogato i dipendenti della struttura, fin quando hanno ottenuto la confessione da parte dell’uomo di 39 anni, il quale aveva mostrato incertezze nel fornire le proprie risposte. Egli è ora accusato di violenza sessuale aggravata dalla circostanza di averla consumata su una donna disabile, nel momento in cui era a egli affidata.