La Regione Campania ha appena comunicato un’integrazione alla tanto discussa ordinanza n.73 di De Luca: nella nostra regione, per il periodo di validità dell’ordinanza, saranno comunque consentite le attività didattiche negli asili e in generale nelle scuole dell’infanzia. Questa la nota pubblicata dall’Unità di Crisi Regionale:
“A integrazione dell’Ordinanza n.79, su richiesta dei Sindaci pervenuta all’Unità di Crisi attraverso l’ANCI, e nelle more di specifici congedi parentali per i genitori, da domani è consentita, anche in presenza, l’attività delle scuole dell’infanzia: nidi, asili, con bambini di età compresa nella fascia della fascia 0-6 anni“.
Gli asili dunque, secondo quanto stabilito da De Luca, potranno svolgere regolarmente le proprie attività, a differenza delle scuole primarie e secondarie, la cui frequentazione resta sospesa fino al termine prefissato per la scadenza dell’ordinanza.
Una decisione probabilmente volta a tutelare la delicata fase di apprendimento nella fascia 0-6 anni, e che indubbiamente solleverà delle polemiche, come già successo per la stessa ordinanza n.73. La stessa Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha definito la decisione del governatore della Campania gravissima, profondamente sbagliata e anche inopportuna.
“Sembra ci sia un accanimento del governatore contro la scuola. In Campania lo 0.75% degli studenti è risultato positivo a scuola e di certo il virus non se lo è preso a scuola. La media nazionale è 0.80. Se c’è crescita di contagi non è di certo colpa della scuola”, ha spiegato Lucia Azzolina.