Si è svolto ieri mattina nella parrocchia di Maria Santissima Annunziata il funerale di Simone Frascogna, il ragazzo 19enne ucciso a coltellate il 3 novembre a Casalnuovo da tre giovani a causa di una lite per motivi di viabilità. Terminata la funzione la mamma di Simone si è avvicinata al microfono e ha detto: “Io sono la mamma di Simone, voi siete Simone. Io chiederò giustizia per Simone, voi chiederete giustizia per Simone. Io non perdono“. Queste parole sono probabilmente rivolte anche a Domenico Iossa junior, il ragazzo che ha ucciso Simone, che aveva scritto una lettera chiedendo scusa alla famiglia della vittima, affermando che era pronto a pagare per quanto fatto.
Il funerale di Simone è stato celebrato dal vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna. Con un’ordinanza firmata venerdì, il sindaco di Casalnuovo Massimo Pelliccia ha proclamato il lutto cittadino per tutta la giornata di ieri, domenica 8 novembre. Il funerale si è svolto nel pieno rispetto delle norme anti covid vigenti “Ci saranno delle casse nel cortile esterno, per il distanziamento sociale ci aiuteranno Protezione Civile e Croce Rossa”, aveva dichiarato il sindaco in un post su Facebook. L’ultimo saluto è stato trasmesso anche in diretta online.
Alcuni giovani, amici di Simone, hanno indossato una maglia bianca con la scritta “Siamo tutti Simone”. All’esterno della chiesa poi alcune persone hanno esposto uno striscione con su scritto “Hai portato via con te una parte di noi”. Al termine dei funerali, all’uscita dalla chiesa, la bara bianca è stata accolta da un lungo applauso e dal volo di palloncini bianchi.
Poi il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, durante la celebrazione del rito, rivolgendosi ai “giovani assassini” che hanno ucciso Simone ha detto: “Non mi piace definire quello che è successo un atto di bullismo. Non siete dei bulli, questo non è bullismo: è omicidio, è assassinio. Voi avete commesso non solo un reato secondo la legge, voi avete commesso un peccato gravissimo contro Dio che ci ha dato un comandamento chiaro: tu non uccidere, mai devi uccidere, perché la vita è sacra, appartiene a lui, solo a lui e a nessuno è lecito toglierla”.
“Pentitevi ma pentitevi seriamente, cambiate vita, riconoscete che siete stati dei vigliacchi. Simone da solo, voi in tre. Lui a mani nude, forte solo delle sue arti marziali, voi invece armati di coltello. Lui con la forza della ragione e delle mani, voi con la ragione della forza e della violenza. E’ uno scontro impari, è stato uno scontro sleale. Dov’è la forza, in questo, avete vinto voi? Chi è stato il più forte in questo scontro? Non voi, è stato Simone. Lui è il leone, lui ha vinto, non voi“.
Monsignor Di Donna durante l’omelia ha anche parlato del fatto che non è ammissibile una così lunga attesa per l’arrivo dei soccorsi. “Non è possibile accettare che un’ambulanza arrivi dopo mezz’ora. Purtroppo in questo tempo di emergenza sanitaria comprendiamo che possa succedere anche questo, ma intanto non è ammissibile”.