Annamaria Mantile, insegnante 62enne del Vomero, non è morta a causa delle complicazioni del vaccino AstraZeneca. Il tragico e imprevisto evento – vista la buona salute di cui godeva la donna – è stato invece causato da un infarto intestinale sopravvenuto alle 13,30 di martedì 2 marzo, presso la sua abitazione, dopo un prolungato stato di malessere accompagnato da vomito biliare e alimentare.
Come riferisce “Il Mattino”, ad escludere che l’inoculazione del vaccino AtraZeneca possa essere la causa della morte è stata l’autopsia, effettuata nei giorni scorsi presso la sala settoria giudiziaria dell’ospedale di Giugliano.
Annamaria Mantile si era vista somministrare la prima dose del vaccino lo scorso 27 febbraio ad un padiglione della Mostra d’Oltremare. Il giorno dopo l’iniezione aveva già accusato i primi fastidi, prontamente gestiti dal medico di base che però non è riuscito a fare nulla dopo l’aggravarsi della situazione, così come il 118.
Come si può leggere nei libri di medicina, il termine infarto si riferisce alla morte (necrosi) di una parte più o meno estesa di un organo. Nell’infarto intestinale si assiste alla necrosi di un tratto di intestino per interruzione – totale o parziale, acuta o cronica – del flusso sanguigno locale; in termini medici, questa carenza di sangue viene definita ischemia intestinale.